AVVISO :QUESTA PUNTATA DELL' ARCIMATTO FESTOLESE ANDRA' IN ONDA IN FORMA RIDOTTA PER VENIRE INCONTRO ALLE VOSTRE LIMITATE CAPACITA' MENTALI
FRANCESCO
MONTERVINO Un nome ed un cognome: Francesco
Montervino. Quello che c’era, c’è e probabilmente ci sarà.
Perchè ha le stimmate del capitano. La fascia no, visto che spesso siede in panchina ed è costretto a cederla all’amico Paolo
Cannavaro. Ma quello è solo un simbolo, lui invece è il Simbolo. Quello del Napoli che fu
Soccer. L’anello di congiunzione tra il
pre ed il post fallimento. In C
Montervino era un lusso, in B già lo si criticava
perchè c’era chi non lo riteneva all’altezza.
Reya, invece, lo preferì a Dalla Bona nel momento cruciale della stagione e
Ciccio rispose alla grande. La serie A doveva essere un premio e nulla più ed invece ogni qual volta stato chiamato in causa il capitano ha fatto la sua buona figura. Non solo muscoli e cuore ma anche tanta corsa, notevole sagacia tattica e,
perchè no, qualche bella giocata vedi l’assist per
Hamsik nel finale di primo tempo domenica sera. La dimostrazione che la professionalità paga sempre ma anche che il calciatore c’è. Non solo tappezzeria da spogliatoio. Donadoni di recente aveva puntato su Grava e lui in silenzio, ma con rammarico, si era accomodato al fianco del nuovo allenatore. Quando quest’ultimo ha deciso di dargli fiducia, Francesco
Montervino si è fatto trovare pronto. Come al solito. Trapassato futuro.
FRANCESCO MONTERVINO UN ESEMPIO DA SEGUIRE PER TUTTI I CALCIATORI FESTOLESI- CUORE GRINTA E PROFESSIONALITA'