mercoledì 31 dicembre 2008

HEPPI BIRTDEY MR PIETRO FROM
ESCAG



martedì 30 dicembre 2008

...UFFICIALE!!! ORMAI POSSIAMO DIRLO...L'EX DG DELLA Oc Festolese è in cerca di un occupazione alternativa...

...da notare il "distacco" dal Presidente
...LA STAMPA SARA' SICURAMENTE CERTA DI UNA COSA...IL Presidente si terrà ben stretto Mister Ratinho!!!
...PER CONOSCERE GLI ULTIMI SVILUPPI DEL MERCATO, LA OC FESTOLESE E' CONTINUAMENTE BRACCATA DALLA STAMPA...



FEST...EGGIAMO ROMANO!
Romano compie 1 anno in + (ora sono 25)...il Presidente pensa ad una decurtazione dell'ingaggio per investire in elementi più giovani...


...la felicità del Presidente...
(Romano ancora ignaro del futuro "taglio" di stipendio)...


domenica 28 dicembre 2008

E' SEMPRE E SOLO FES...TOLA !!!

Anche nel periodo natalizio, la compagine presieduta dal patron Peppe Maresca(in arte "Escag") non ha saputo rinunciare ai piaceri della tavola e al gioco d'azzardo. Con il fido Posizares e gli altri elementi della squadra biancazzurra, Maresca ha dato sfoggio delle sue doti di pokerman sbaragliando la concorrenza. E la forma fisica aumenta...Ecco alcune foto della serata.

lunedì 22 dicembre 2008

Lo chiamavano BABBO...Maresca!!!

PRESENTAZIONE UFFICIALE MAGLIETTE









le maglie sono arrivate per info chiamare il presidente

martedì 16 dicembre 2008

LA FINE DI UN MITO: ROMANO HA IL CATARRO


Crolla il mito dell’ invulnerabilità di Pietro Romano Rosario è ormai di dominio pubblica la notizia che l’ atleta festolese sia vittima di un fastidioso attacco influenzale, che l’ ha costretto a rimanere chiuso in casa per oltre due giorni. Sono finiti i tempi in cui petto in fuori, il prode Romano si scagliava a muso duro contro i pavidi febbricitanti accusandoli di essere feccia da eliminare. Un equipe di esperti che lo ha visitato ha scoperto che oramai l’ ex Superuomo ha perso tutti i suoi poteri “petomani” e questo ha reso la sua corazza vulnerabile.

domenica 14 dicembre 2008

IDEA TOP VESTE GLI ATLETI FESTOLESI ANCHE PER IL
TORNEO DI CALCIOBALILLA

E' FESTOLA ANCHE AL CALCIOBALILLA


La OCFESTOLESE parteciperà al campionato internazionale di calciobalilla "Bar Paradaise".
I convocati sono:

giocatori: Ratto - Mario Montefusco (C) - Valerio Cacace

allenatore: Escag

Addetto Stampa: Romano Pietro

Addetto video: Posizares

venerdì 12 dicembre 2008

ARRIVA LA MAGLIA


E' UFFICIALE FINALMENTE LA SETTIMANA PROSSIMA SARANNO PRONTE LE DIVISE UFFICIALI

MARESCA vittima della GEA


martedì 9 dicembre 2008

Ezio Vendrame: "se mi mandi in tribuna godo"


Di lui si diceva che, avessse avuto una testa diversa, sarebbe stato forse il miglior talento degli anni '70. Frasi trite e ritrite, che non hanno senso. Una persona è come è, e basta. Ché Ezio Vendrame, classe 1947, da Casarsa della Delizia, in provincia, oggi, di Pordeneone, dava e dimostrava in campo esattamente ciò che era e ciò che è: tecnica sopraffina, estro e sregolatezza da vendere, l'uomo capace di fare un tunnel a San Siro a Gianni Rivera e chiedergli scusa subito dopo: "Perché Gianni era un artista, del pallone, e umiliarlo così, anche se il mio fu un gesto istintivo, mi dispiacque tantissimo. D'altra parte un po' fu anche colpa sua, lui allargò le gambe, e chi allarga le gambe, nel calcio come nella vita, ti spinge sempre a fare qualche cosa". E già queste affermazioni rappresentano qualcosa di più di un indizio per provare a comprendere il personaggio Vendrame, calciatore che attraverso il calcio italiano degli anni '70 come una meteora, cambiando un sacco di squadre in un'epoca in cui i trasferimenti non erano la quotidianità come oggi. Come una meteora che, tuttavia, lasciò sempre il segno. Non tanto, o non solo, per un gol memorabile o per una finezza tecnica, quanto per le sue "improvvisate" in campo."Nereo Rocco mi dava del pazzo, e la cosa, non lo nego, mi faceva enormemente piacere. Più semplicemente, io amavo giocare a pallone, ma non mi piaceva fare il calciatore. Mi sentivo stretto, risucchiato, prigioniero, anche perché i vincoli, non solo societari ma anche se vogliamo chiamarli così, 'morali' erano ancora molto forti, in quegli anni '70. Avevi voglia a dire che c'era stato il '68, che la contestazione giovanile aveva cambiato il mondo... L'Italia era ancora un paese retrogrado e bigotto, per non parlare del mondo del calcio"Tu però riuscisti a cavartela allegramente, stando almeno alla tua "Biografia", "Se mi mandi in tribuna godo" uscita pochi mesi or sono..."Fare il calciatore ti poneva al centro dell'attenzione. Avere delle donne era facilissimo, e io non mi tiravo certo indietro, anzi..."Molti dissero che era il nuovo Sivori, che al posto dei piedi aveva due stradivari. Eppure di lui si ricordano soprattutto gesti quasi clowneschi, beffardi, irriverenti. Come quel suo modo di zompare a piedi uniti sul pallone, a centrocampo, e scrutare l'orizzonte ponendo la mano "a taglio" contro la fronte..."Non volevo polemizzare contro i compagni che non si smarcavano. Semplicemente quei 30 centimetri di altezza in più mi permettevano, per davvero, di dare un'occhiata migliore al piazzamento dei miei. Pochi aggiungono che spesso, dopo avere fatto la 'vedetta' in quel modo, magari ti pescavo un attaccante con un lancio di 40-50 metri d'esterno..."Ma quella volta che ti soffiasti il naso nella bandierina del corner?"Anche lì, ognuno vede sempre ciò che vuole. Vi pare bello vedere quei giocatori che si puliscono il naso con le mani? Ero lì per battere un calcio d'angolo, e mi sembrò più fine, se vuoi anche più educativo, usare la bandierina a mo' di fazzoletto. Peccato, solo, che pochi ricordano come, subito dopo, annunciai alla tribuna che avrei segnato direttamente dal corner. E così feci..."Un'altra volta però una tua bravata provocò, anche se indirettamente, una tragedia..."Lo ricordo fin troppo bene. Giocavo nel Padova, contro la Cremonese. In campo avevano deciso la 'torta', che a me proprio non andava giù. Non potevo certo prendermela con gli avversari e puntare verso la loro rete. Così, dal centro del campo, feci dietro front e puntai verso la nostra area. Qualche compagno, ripresosi dallo spavento, mi si fece incontro ma io lo dribblai, fino a trovarmi a tu per tu con il nostro portiere. Solo a quel punto, e dopo aver fintato il tiro, stoppai invece il pallone con la pianta del piede. Ricordo il sospiro come di sollievo di tutto lo stadio... Solo a fine partita seppi del dramma: un tifoso si era spaventato a tal punto da morire di infarto."A proposito di combine: alla fine degli anni '70 ci fu lo scandalo del calcioscommesse. La cosa di colse impreparato?"Assolutamente no. Tante, troppe volte sono stato avvicinato per truccare l'esito di una partita. Ma non mi sembrerebbe onesto, da parte mia, tornare ora su quegli episodi. Non ho denunciato nessuno allora, sarebbe ipocrita agire diversamente adesso"Che ricordo hai di quegli anni?"Del calcio ti ho detto. Della vita... Stavo bene, e ciò lo dovevo in parte al fatto di essere un calciatore, non tanto dal punto di vista economico quanto per le libertà che riuscivo a prendermi. In generale... Forse c'era più autenticità, c'era più spazio per le emozioni. Per uno come me erano cose importanti, io avevo bisogno di sentire, ovunque, il calore, la poesia..."A proposito di poesia: proprio in quegli anni, nel 1975, facesti conoscenza con il poeta livornese Piero Ciampi"Piero... è stata la persona che ha segnato la mia vita, l'ha stravolta, l'ha... sì: se già prima mi sentivo un ostaggio del mondo del calcio, dopo la cosa fu ancora più forte. Piero è stata la persona che ha dato senso alla mia vita. L'ultima volta che venne a casa mia prima di morire abbiamo litigato. Ci lasciammo male, e questo non me lo perdonerò mai, anche se so che lui mi perdonò all'istante..."Cosa era accaduto?"Passò la notte a bere, a fumare, a urlare. Io dovetti assisterlo, avevo un sonno tremendo. Mi aveva cercato lui, da Roma, dicendomi che doveva vedermi, che aveva bisogno di me. Mi promise che non avrebbe bevuto, che avrebbe fatto il bravo. Ricordo resistetti fino al mattino poi, mentre ancora lui stringeva un bicchiere di whisky in mano, sbottai: lo insultai come un cane, non mi vuoi bene, gli rinfacciai,non hai rispetto per gli amici. Lui mi lasciò sfogare. Poi mi rispose, con molto amore. Ma Ezio, io sono un poeta..."Il calcio e la poesia... Due passioni di Pier Paolo Pasolini, tuo concittadino, che proprio in quel 1975 venne assassinato."Pasolini diceva che dopo la letteratura e l'eros, il calcio era l'unica cosa in grado di dare emozioni autentiche. Il calcio come lo intendeva lui, però, e come lo intendevo io."Qualche rimpianto per quegli anni? Potendo tornare indietro?"Zero. Ho fatto della mia vita un capolavoro e continuo a farlo perchè ho sempre fatto il cazzo che ho voluto". Da qualche anno Ezio Vendrame allena i giovanissimi della San Vitese, da più a lungo scrive poesie. Vere, autentiche, profonde, intrise di sensibilità, dribbling di versi, lanci di metafore, tocchi di alta finezza. Da poeta vero. Da leggere. Ché anche con la penna in mano, tutto si può dire di Ezio Vendrame, tranne che si tratti un bluff.

BOTTICELLA ALLA FESTOLESE, SI TRATTA

Radio mercato dà per certa una notizia clamorosa il portierone del Sorrento Botticella, sarebbe vicino ad indossare la casacca della festolese. Dopo che ratinho ha rinunciato al ruolo di vice Positano, la società festolese ha subito messo a segno un grande colpo, l' ex salernitano Domenico Botticella infatti rappresenta davvero un grosso investimento per il Team di Maresca.

venerdì 5 dicembre 2008

FESTOLESE VESTE IDEATOP


IDEATOP è una giovane azienda che si affaccia sul mercato delle personalizzazioni con professionalità e innovazione, mettendo a disposizione del cliente la più avanzata tecnologia e metodologia di studi nel campo dei ricami, della stampa e delle decorazioni in genere.IDEATOP si propone come partner serio e affidabile nel fornire l’opportunità, il supporto, e le strade più convenienti e vantaggiose per il raggiungimento di qualsiasi esigenza di personalizzazione.
Questo è il sito dello sponsor tecnico della Oc. Festolese

mercoledì 3 dicembre 2008

De Laurentis - Maresca la santa alleanza

Sorrento. Non solo film alla rassegna sul cinema organizzata dal comune di sorrento, ma anche tanto calcio, e non poteva essere diversamente visto che in platea sedeva il presidente del Napoli Aurelio De Laurentis , subito avvicinato dal presidente della Oc festolese Giuseppe Maresca accompagnato dal suo vice Mario Montefusco. I due presidenti hanno firmato un rapporto di collaborazione ,grazie al quale la Oc festolese potrà usufruire per i propri allenamenti della struttura della Ssc Napoli a Castelvolturno. Maresca ha provato inoltre a strappare un opzione sul Pocho Lavezzi ma sull' argomento de Laurentis è sembrato irremovibile, tanto da sucitare le ire del vicepresidente festolese Mario Montefusco che furibondo si è allontanato dalla sala riunioni, non prima però di aver rotto il setto nasale ad una malcapitata guardia del corpo che cercava di fermarlo. A riportare la calma è intervenuto Pierpaolo Marino che ha ricordato a tutti che nel ristorante dell' albergo sevivano paccheri al ragu' e cotolette di pollo con patate. Davanti ad un buon piatto di pasta, gli animi si sono rassenerati tranne che per un piccolo episodio, quando iL DG del Napoli MARINO ha sottratto dal piatto di Mario una bella porzione di paccheri, il quale ha reagito invendo contro i commensali e prendendo a calci l' attrice Nancy brilli che era seduta al suo fianco. Causa sciopero generale dei fotografi non è stato possibile avere immagini dell' evento.



escag7

martedì 2 dicembre 2008

GRAZIE PRESIDENTE


Testardo e generoso, sanguigno e magnanimo, coraggioso e combattivo. In una sola parola anzi in un sol nome Peppe Maresca. Il presidente della Festolese sta dimostrando con i fatti e senza chiacchiere il suo attaccamento alla societa' di Casarlano per la quale quotidianamente profonde energie e passione. Ha acquistato calciatori di livello internazionale, senza badare a spese. Ha ingaggiato un tecnico richiesto dai club piu' prestigiosi . Ha assunto alla sua corte dirigenti validi ed avveduti, in grado di domare il suo carattere e assecondare le sue geniali intuizioni. Ha stipulato contratti di sponsorizzazione che renderanno possibili nuovi investimenti, attirando l'attenzione dei media. Non promette sogni ma regala realta'.

I colleghi lo ammirano, i tifosi lo amano e lo acclamano, la Festolese gli deve tutto. Maresca santo subito e sul prossimo abbonamento e' gia' pronta la sua immaginetta...

lunedì 1 dicembre 2008

AVANTI CON CARLSBERG





Si e' positivamente conclusa la querelle tra la Oc. Festolese e il gruppo Carlsberg che, dopo aver promesso il proprio sostegno alla squadra biancazzurra in qualita' di sponsor, si era improvvisamente defilato suscitando le ire del presidente Maresca. I recenti risultati della Oc Festolese, tutt'altro che incoraggianti, avevano probabilmente creato qualche perplessita' ai vertici del colosso danese, che ha cosi' preso tempo prima di firmare il contratto.
A pacificare gli animi e condurre la diatriba verso una soluzione positiva e' intervenuto, come al solito, il direttore De Maio, che nella notte di ieri e' volato a Copenaghen ottenendo da parte di Carlsberg la sottoscrizione di un contratto che gonfiera' di euro le casse festolesi.
GRAZIE DIRETTORE