Lettera aperta al presidentissimo
Egregio presidente, le sue parole mi hanno colpito e la sua rabbia, glielo confesso, e' un po' anche la mia. Ma da dirigente navigato quale sono, da uomo di mondo che di queste situazioni ne ha viste e affrontate tante, mi permetto di darle un consiglio: si faccia furbo presidente. So che per lei una stretta di mano ha un grosso significato, ma in questo mondo, deve metterselo in testa, non ha nessun valore. In questo mondo contano i contratti e le firme, non le parole.
Caro presidente, lei ha la fortuna di avere al suo fianco un direttore furbo ed accorto che piu' volte ha dato dimostrazione della sua scaltrezza (vedi accordo Cardillo) e al quale potrebbe affidare la gestione di questioni che la sua generosita' le impediscono di affrontare.
Con stima
Peppe De Maio
Nessun commento:
Posta un commento